Gerusalemme. La città santa per definizione, anzi la città tre volte santa: per gli ebrei, per i cristiani e per i musulmani.
Non si può visitare Gerusalemme senza fare i conti con ciò che questa città rappresenta per le tre grandi religioni monoteiste e, sia che siate credenti o meno, vi accorgerete come sia impossibile scindere la dimensione religiosa dalla vita di questa città.
Gerusalemme è allora da scoprire anche seguendo le tracce lasciate da Gesù, ripercorrendo i luoghi della sua Passione, della sua morte e – per chi crede – della sua Resurrezione.
Ho quindi preparato una serie di post con un itinerario di visita a Gerusalemme nei luoghi di Gesù e il punto di partenza non può che essere la Via Dolorosa, nel cuore della Città Vecchia.
Mappa della Via Dolorosa
Questa è la mappa con il percorso completo della Via Dolorosa: se desiderate solamente ripercorrere le stazioni, senza quindi fermarvi in preghiera, calcolate circa 30/40 minuti per percorrerla tutta.
Potete recuperare la mappa cartacea all’Ufficio Turistico che si trova vicino alla Porta di Jaffa, nel Quartiere Cristiano, oppure la trovate in vendita nei vari negozietti di souvenir che si incontrano nella Città Vecchia.
Le stazioni della Via Dolorosa (o Via Crucis)
Sembrerà strano, ma il punto di partenza per definizione di ogni pellegrinaggio cristiano a Gerusalemme si trova…nel Quartiere musulmano della Città Vecchia!
La Via Dolorosa, più comunemente detta Via Crucis, si sviluppa infatti quasi interamente nel reticolo di vicoli e stradine del Quartiere Musulmano.
Pellegrini di ogni nazionalità si ritrovano così a ripercorrere a qualunque ora del giorno “il cammino della Croce” tra bazar, venditori ambulanti intenti a contrattare, fattorini che sfrecciano in motorino, ragazzini che giocano in strada e canti del muezzin.
La Via Crucis dei Francescani a Gerusalemme
Alle 15 di ogni venerdì pomeriggio (alle 16 nel periodo estivo), i Francescani – Custodi di Terra Santa – si incamminano per la Via Dolorosa per sostare in preghiera davanti alle 14 stazioni che ricordano la Passione di Gesù.
Solitamente la Via Crucis viene recitata in italiano e in altre lingue a seconda dei gruppi di pellegrini presenti, con il Padre Nostro cantato in latino: ovviamente nulla vieta di percorrerla anche per conto proprio e in diversi momenti della giornata.
I stazione – Gesù è condannato a morte
Come inizio della Via Dolorosa si considera comunemente il cortile del collegio di Al-Omariyeh (proprio così, una scuola araba!) dove si riteneva sorgesse la dimora di Ponzio Pilato.
Qui non sempre è possibile accedere autonomamente, nel caso potete ripassare in occasione della Via Crucis dei Francescani del venerdì quando l’accesso è consentito.
II stazione – Gesù è caricato della croce
Sul lato opposto della strada rispetto al collegio, troviamo il Convento Francescano della Flagellazione con il bellissimo chiostro che ospita a sinistra la Cappella della Condanna e a destra la Cappella della Flagellazione, a memoria della condanna e dell’imposizione della croce.
Ritornando su Lion’s Gate Street non si può fare a meno di notare l’arco romano a cavallo della Via Dolorosa, uno dei siti storici più noti in Gerusalemme: questo sarebbe infatti il luogo dove Ponzio Pilato presentò Gesù al popolo con le famose parole Ecce homo.
Superato l’arco, dopo pochi passi troverete sulla destra il Monastero Greco Ortodosso.
Nei sotterranei si trova uno dei luoghi identificati come la prigione dove Gesù sarebbe stato tenuto sotto custodia tra il suo arresto nella sera del giovedì e la condanna del venerdì (altre teorie collocano, invece, la prigione di Gesù in quella che era la casa del sommo sacerdote Caifa sul Monte Sion oppure dove oggi sorge il Santo Sepolcro).
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Proseguendo in discesa per un breve tratto e girando a sinistra in Al-Wad Street si incontrano due stazioni molto vicine tra loro, entrambe di proprietà del Patriarcato Armeno.
III stazione – Gesù cade per la prima volta
Il punto in cui Gesù cadde per la prima volta sotto il peso della croce è identificato da una piccola cappella posta a sinistra dell’ingresso del Patriarcato Armeno.
IV stazione – Gesù incontra sua Madre
Entrando proprio nel cortile adiacente la III stazione, si accede alla Chiesa di Santa Maria dello Spasimo, dove nella cripta si trova la cappella che sorge sul luogo in cui, secondo la tradizione, Gesù incontrò Maria.
V stazione – Simone di Cirene aiuta Gesù a portare la croce
Mentre Al-Wadi Street prosegue verso il Muro Occidentale, la Via Dolorosa devia lungo Aqabat al-Khanqah Street e proprio sull’angolo troviamo la V stazione dove i soldati romani ordinarono a Simone di Cirene di aiutare Gesù a portare la croce.
Purtroppo noi la cappella della V stazione l’abbiamo sempre trovata chiusa.
VI stazione – La Veronica asciuga il volto di Gesù
Da qui, una lunga fila di archi rampanti a sostegno degli edifici sui due lati della Via Dolorosa contribuisce a fare di questo percorso in salita uno degli angoli più suggestivi, pittoreschi e trafficati di Gerusalemme.
La VI stazione, dove la tradizione pone la casa della Veronica che asciugò il volto di Gesù con un panno (il famoso mandylion), è segnalata non solo da una cappella, ma anche da un frammento di colonna nel muro di una abitazione.
VII stazione – Gesù cade per la seconda volta
La Via Dolorosa continua a salire fino ad incrociare l’animata Souq Khan al-Zeit Street, dove un tempo si incontravano il cardo maximus e il decumano.
Anche la cappella della VII stazione noi l’abbiamo sempre trovato chiusa.
In passato questo muro segnava il confine della città, confermando la teoria secondo cui il luogo del Calvario di Gesù – su cui poi sorse la Basilica del Santo Sepolcro – si trovasse effettivamente fuori dalle mura cittadine.
VIII stazione – Gesù incontra le donne piangenti
Superando questo trafficatissimo incrocio, la Via Dolorosa continua a salire per una ventina di metri, passando di fianco all’Ospizio Luterano di San Giovanni.
Poco più avanti, sulla sinistra, una pietra rotonda incastrata nel muro indica l’VIII stazione, ovvero il punto in cui Gesù disse alle donne di non piangere per lui.
Su questa pietra è incisa una croce latina e l’iscrizione “Gesù Cristo vince”.
IX stazione – Gesù cade per la terza volta
Per arrivare alla IX stazione bisogna tornare indietro e questa volta svoltare proprio in Souq Khan al-Zeit Street per salire, poco dopo sulla destra, l’ampia scalinata che conduce al Monastero Copto Deir as Sultan.
Lì, in un angolo, una colonna ricorda la terza caduta di Gesù.
Le ultime cinque stazioni della Via Crucis nella Basilica del Santo Sepolcro
Arrivati a questo punto le processioni “ufficiali” della Via Crucis tornano indietro per poi dirigersi verso la Basilica del Santo Sepolcro dove si trovano le ultime cinque stazioni.
In realtà da qui è possibile prendere una scorciatoia, entrando direttamente nel cortile che si sviluppa sopra la cupola della sottostante Cappella di Sant’Elena.
Non fatevi ingannare dalle cellette dei monaci etiopi di cui è disseminato il cortile: non vi diranno nulla se per accedere alla Basilica del Santo Sepolcro passerete di qui e sarà anche l’occasione per ammirare da un punto di vista privilegiato la cupola del Santo Sepolcro.
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2 comments
“In realtà da qui è possibile prendere una scorciatoia, entrando direttamente nel cortile che si sviluppa sopra la cupola della sottostante Cappella di Sant’Elena”…
Potrebbe spiegare meglio questo passaggio?
Che direzione bisogna concretamente prendere e da dove/come si accede dal cortile alla basilica del Santo Sepolcro?
Buonasera Andrea, provo ad essere più precisa.
Poco prima dell’ingresso al Monastero Copto, sulla sinistra un’apertura conduce al cortile con le celle dei monaci etiopi (di fatto costruito sul tetto della Basilica del Santo Sepolcro): lì si trova l’ingresso della piccola Chiesa Etiope con all’interno delle scale che conducono prima alla Cappella Etiope e poi direttamente all’ingresso della Basilica del Santo Sepolcro.
Può “visualizzare” l’effettivo itinerario da fare attraverso il tour virtuale che trova sul sito web https://santosepulcro.co.il/it/
Spero di essere stata utile!