Un viaggio alle Isole Faroe non può dirsi completo senza cimentarsi in uno dei tanti trekking che queste isole offrono.
Ce ne sono davvero per tutti i gusti: brevi o lunghi, facili o impegnativi, da fare in autonomia o solamente accompagnati da una guida.
Minimo comune denominatore è il ritrovarsi a camminare in mezzo a paesaggi a dir poco unici e suggestivi.
Consigli per escursioni alle Isole Faroe in sicurezza
Prima di intraprendere qualunque tipo di trekking alle Isole Faroe è bene informarsi sulle condizioni meteorologiche, oltre che comunicare possibilmente sempre a qualcuno la propria destinazione, perché capita di ritrovarsi completamente da soli in mezzo al nulla.
Non sono pochi, infatti, i casi di turisti che devono essere recuperati dai soccorritori faroesi perché dispersi a causa del peggioramento delle condizioni meteo o della comparsa improvvisa della nebbia che rende difficile l’orientamento.
C’è da dire inoltre che la maggior parte dei sentieri non presenta segnaletica, rendendo le cose un pò più complicate, ma se volete anche questo fa parte dell’avventura.
Prima di partire quindi informatevi bene sul percorso che volete intraprendere: io ho trovato molto utile il sito ufficiale visitfaroeislands.com, oltre che la guida Hiking in the Faroe Islands di cui potete recuperare anche una copia cartacea quando arrivate in aeroporto.
Trekking da non perdere alle Isole Faroe
Trekking al lago sospeso delle Isole Faroe, Trælanípa e Bøsdalafossur
Il Leitisvatn – a volte chiamato anche Sørvagatavn – è il famoso lago sospeso delle Faroe.
Situato sull’isola di Vagar, da cui passerete per forza perché è qui che si trova l’aeroporto, il lago più grande delle Faroe può essere raggiunto con una semplice passeggiata dal villaggio di Miðvágur.
Provenendo da Sørvágur dovete imboccare la stradina a destra prima della chiesa del paese – c’è il cartello con l’indicazione “Trælanípa”, ma noi ci siamo passati davanti quattro volte prima di vederlo perché rimane nascosto – e proseguire fino allo spiazzo vicino all’inizio del sentiero, dove è possibile parcheggiare la macchina.
Sulla vostra destra troverete quindi un cancellino che segna l’inizio del trekking: una volta oltrepassato ricordatevi di chiuderlo perché state entrando in una proprietà privata dove pascolano anche gli animali.
Teoricamente sarebbe meglio percorrere all’andata il sentiero alto e poi tornare al punto di partenza dal sentiero a ridosso del lago, così da ammirare da vicino anche le cascate Bøsdalafossur: quando ci siamo stati noi però il sentiero basso era impraticabile a causa delle forti piogge dei giorni prima e così siamo andati e tornati dalla stessa strada.
In ogni caso per raggiungere il limitare del lago calcolate circa 1 oretta di cammino, soste fotografiche incluse, per un totale di 2 ore.
Arrivati alla fine del sentiero vi chiederete se siete finiti nel posto giusto….ebbene sì, ma c’è il trucco!
Per fare infatti la classica foto del “lago sospeso sull’oceano” dovete fare un ultimo sforzo: superate la panchina che trovate di fronte a voi e salite verso sinistra sulle scogliere che dominano il lago dall’alto fino a che lo vedrete come sospeso di fronte a voi.
In questo modo vedrete bene anche Trælanípa, letteralmente “la montagna degli schiavi“, la parete rocciosa che emerge perpendicolare dal mare per 142 metri: si dice che il suo nome derivi dall’epoca vichinga, quando gli schiavi venivano spinti giù dalla montagna.
Informazioni aggiornate trekking lago sospeso
- Per accedere al sentiero che conduce al lago si deve pagare una fee di 200 DKK – circa 30€ (pagabile cash o con carta all’inizio del trekking).
Il costo è effettivamente alto, ma il lago sospeso è uno spettacolo che non potete perdervi durante un viaggio alle Isole Faroe! - Se vi può interessare durante l’estate partono anche dei tour guidati tre volte al giorno (alle 9, alle 12 e alle 15): in questo caso il costo è di 450 DKK a persona.
Trekking al faro di Kallur sull’isola di Kalsoy
Il faro di Kallur si trova sull’isola di Kalsoy che può essere raggiunta in traghetto dalla cittadina di Klaksvík, situata sulla vicina isola di Bordoy.
Noi abbiamo preso il primo traghetto della mattina e una volta sbarcati ci siamo diretti subito verso Trøllanes, l’ultimo villaggio dell’isola da dove parte il sentiero.
Il trekking inizia in prossimità del cancellino rosso che si trova in mezzo al prato proprio all’inizio del paese: il sentiero sale subito a zigzag e bisogna fare un po’ di attenzione nel caso abbia piovuto perché è facile finire impantanati.
Una volta guadagnato il primo falsopiano, si procede in modo lineare e comunque mai esposto tra cotton flowers e pecore che pascolano placide, fino all’ultimo strappo in salita che conduce al faro.
Il panorama da quassù vale tutta la fatica fatta per arrivarci e, se ve la sentite, potete anche percorrere la piccola cresta al di là del faro, fino alle scogliere a picco sull’oceano.
Nel complesso un percorso facile se affrontato in buone condizioni meteo: prestate solo attenzione alla tipica nebbiolina delle Faroe che qui può comparire da un momento all’altro e al vento che, se molto forte, può diventare pericoloso soprattutto nel tratto esposto oltre il faro.
Noi siamo stati fortunati a trovare una bellissima giornata di sole e abbiamo impiegato grossomodo 2 orette e mezzo per fare andata e ritorno, prendendocela con calma e facendo un sacco di soste fotografiche.
PER TUTTE LE INFO SUL TRAGHETTO PER KALSOY VAI AL POST
COME ORGANIZZARE UN VIAGGIO ALLE ISOLE FAROE FAI DA TE: CONSIGLI DALLA A ALLA Z – lettera K
Salita al Villingardalsfjall
Tra gli hiking che si possono fare alle Isole Faroe, quello al Villingardalsfjall è sicuramente uno dei più impegnativi e da fare solamente in buone condizioni meteo.
Il sentiero inizia al termine di una strada chiamata Gadsveguril, nella parte alta del villaggio di Viðareiði, sull’isola di Vidoy (salendo sul versante a sinistra rispetto alla chiesetta del paese).
Quasi fino in cima si viene guidati dai tubi di plastica blu che sporgono dal terreno: mentre però la prima parte del percorso è erbosa, mano a mano che si sale il fondo diventa pietroso e sempre più ripido.
Ad un certo punto i tubi di plastica finiscono e fanno la loro comparsa alcuni cairns di pietra che virano decisamente verso sinistra: mi raccomando, NON seguiteli, ma proseguite quanto più possibile dritti verso la cima.
I cairns portano infatti a Capo Enninberg, lungo una scogliera ripidissima dove è obbligatorio avventurarsi solamente con una guida.
Ammetto che noi siamo arrivati poco sotto gli ultimi tubi di plastica perché la pendenza era davvero impressionante, ma il panorama era meraviglioso anche da qui.
Tra ascesa fino alla cima e ritorno mettete in conto 3 ore, qualcosa in meno se come noi vi fermate poco sotto.
Informazioni aggiornate
- Il costo per salire al Villingardalsfjall è di 200 DKK – circa 30€: i soldi devono essere lasciati nella cassetta della posta in prossimità del cancelletto che segna l’inizio del sentiero
- Per arrivare a Cape Enninberg è obbligatorio invece essere accompagnati da una guida
Escursione ai punti panoramici di Hálsur e Klakkur
Questa è un’ottima idea per una passeggiata serale a caccia di tramonti nella cittadina di Klaksvík, sull’isola di Borðoy.
Volendo si può partire proprio dal centro, in prossimità dell’Ufficio Turistico, e seguire la strada sterrata fino al punto panoramico di Hálsur.
In alternativa è possibile arrivare fino a qui direttamente in macchina e proseguire poi a piedi lungo il sentiero che conduce in circa un’oretta sulla cima del monte Klakkur.
Noi, essendoci avventurati dopo cena, abbiamo fatto proprio così e siamo rimasti ad ammirare un tramonto spettacolare sulla baia di Klaksvík da un lato e sulle isole di Kunoy e Kalsoy dall’altro.
Trekking al lago nascosto di Hvannhagi sull’isola di Suðuroy
Per me il trekking più bello delle Isole Faroe: l’ho lasciato per ultimo semplicemente perché è il più dispendioso da raggiungere in termini di tempo.
Per arrivare fino a qui bisogna infatti prendere il traghetto che da Tórshavn porta a Suðuroy, la più meridionale delle Isole Faroe, in circa due ore: una volta sbarcati impostate il navigatore su Ovari Vegur, una strada sterrata dove potete lasciare l’auto prima della sbarra che segna l’inizio del sentiero.
Il percorso, almeno all’inizio, è abbastanza tracciato: si prosegue dritti per un po’ lungo il fianco della montagna, iniziando allo stesso tempo a salire.
Ad un certo punto il sentiero vira decisamente a destra e ci si ritrova in una conca spaziosa chiamata Grindin: qui, a parte qualche cairns qua e là di dubbia interpretazione, le tracce si perdono.
Cercate quindi di procedere il più dritto possibile tenendo l’oceano e l’isola Lítla Dímun davanti a voi, fino a raggiungere un altro piccolo cancelletto.
Questo è sicuramente il tratto più impegnativo del sentiero che, scendendo bruscamente, si addentra nella valle di Hvannhagi.
Il lago rimane però nascosto fino alla fine, tanto che noi pensavamo di aver sbagliato strada: ma quando meno ve lo aspettate eccolo apparire, incastonato tra montagne e oceano.
Per tornare indietro potete seguire la stessa strada dell’andata, anche se per evitare di rifare l’ultimo pezzo in salita potete attraversare la gola di Frostgjógv nella parte alta della valle per risbucare nella conca di Grindin.
Per compiere l’intero anello calcolate circa 3 ore.
PER TUTTE LE INFO SUL TRAGHETTO PER SUDUROY VAI AL POST
COME ORGANIZZARE UN VIAGGIO ALLE ISOLE FAROE FAI DA TE: CONSIGLI DALLA A ALLA Z – lettera S
(+1) Trekking al faro di Mykines, Mykineshólmur
Il +1 rispetto agli altri trekking da fare alle Isole Faroe deriva dal fatto che raggiungere Mykines, la più occidentale di queste isole, è sempre un’incognita in quanto i collegamenti via traghetto o elicottero dipendono dalle condizioni meteorologiche.
Una volta raggiunta l’isola inoltre, non è nemmeno detto che il sentiero per raggiungere il faro sia completamente percorribile…ma andiamo con ordine!
L’inizio del sentiero si trova sulla sinistra lungo la strada che dal piccolo porticciolo porta all’omonimo villaggio di Mykines.
Già a questo punto è possibile avvistare le prime pulcinella di mare, ma mano a mano che si prosegue se ne è letteralmente circondati.
Per percorrere tutto il sentiero fino al faro di Mykines e tornare indietro calcolate circa 4 ore.
Tenete presente che per ragioni di sicurezza, in caso di pioggia e vento fortem ai visitatori è permesso arrivare solo fino alla zona panoramica chiamata út á Rógvuna, dalla quale si può comunque ammirare il faro e l’area dei nidi delle pulcinella seppur solamente dall’alto…nebbia permettendo!
PER MAGGIORI INFORMAZIONI SULL’ISOLA DI MYKINES VAI AL POST
Informazioni aggiornate trekking faro di Mykines
- Per percorrere questo trekking è stata introdotta una tassa da pagare e a partire da quest’anno è obbligatorio avere una guida per un costo complessivo di 400DKK se pagato direttamente sul sito hiking.fo (circa 53€) o 500DKK se pagato il giorno stesso sbarcati a Mykines
- Tenete inoltre presente che a causa di una frana verificatasi ad ottobre 2021, non è possibile percorrere tutto il sentiero fino al faro ma solo fino al punto panoramico
Fuori classifica: trekking a Drangarnir
Non aver fatto il trekking a Drangarnir è uno dei miei più grandi rimpianti del nostro viaggio alle Isole Faroe, ma quando ci siamo andati noi – nel 2018 – questo spot non era per nulla famoso e non spopolava ancora sui social.
“Drangarnir” è il nome dei due faraglioni – Stóri Drangur e Lítli Drangur – che si trovano tra l’isola di Vágar e l’isolotto dalla particolare forma appuntita di Tindhólmur.
Per arrivare al punto panoramico su questi due faraglioni è obbligatorio partecipare ad un trekking guidato perché si tratta di un trekking di media difficoltà, ma soprattutto perché si attraversano delle proprietà private per cui serve un apposito permesso.
Informazioni aggiornate trekking Drangarnir
- Il trekking guidato parte nel periodo che va dal dal 1 aprile al 1 ottobre, nelle giornate di mercoledì, sabato e domenica alle ore 11 dalla stazione di servizio Effo, vicino al porto, nel villaggio di Sørvágur e ha una durata di circa 5-6 ore.
- Il costo di questa escursione accompagnati da una guida è di 550 DKK, circa 73€ a testa.
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4 comments
Non si paga per accedere al lago sospeso sull’oceano. Visitato oggi. Immenso.
Ciao Francesca, grazie mille per la segnalazione 🙂
Conosco delle persone che sono state al Lago l’estate scorsa (2019) e hanno pagato: sai per caso se hanno tolto il pagamento per la situazione legata al covid-19?
Comunque hai ragione: una sensazione di immensità assoluta!
Ciao Elena,
riguardo il punto panoramico di Hálsur.dove si trova esattamente? Perché cercando su google maps lo segnala sull’isola di Sandoy e non di Borðoy quindi non capisco, grazie!!
Ciao Francesco, stranissima questa cosa di Google Maps: ho fatto anche io una prova e in effetti digitando “Hálsur” si viene dirottati sull’isola di Sandoy.
Se però scrivi “Hálsur viewpoint”, Google ti cambia automaticamente la destinazione in Klakkur, che è esattamente poco sopra al punto che cerchiamo noi.
Puoi raggiungere Hálsur, e poi già che ci sei la cima del monte Klakkur, direttamente a piedi dal centro di Klaksvík in circa un’oretta oppure, come abbiamo fatto noi, arrivare direttamente in macchina (l’ultima parte della strada è sterrata) e poi proseguire a piedi fino alla cima dove il panorama è ancora più spettacolare!
Ti lascio anche il link dell’ente del turismo delle Isole Faroe che parla di entrambi i punti panoramici: http://visitnordoy.fo/frontpage/see-do-2/trip-halsur-klakkur/
Spero di esserti stata utile! 🙂