Il Santuario di San Romedio e il sentiero della roccia in Val di Non

by Elena_myscratchmap
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Santuario di San Romedio in Val di Non

Tra un trekking sulle Dolomiti di Brenta e una visita ai castelli del Trentino, la scorsa estate siamo riusciti a ritagliarci anche una mezza giornata per visitare il Santuario di San Romedio in Val di Non.

La sua particolarità è quello di essere composto da più chiese e cappelle costruite una sull’altra, incredibilmente aggrappate ad uno sperone roccioso.

Un luogo affascinante che da secoli richiama a sé pellegrini, turisti e chiunque sia in cerca di un luogo di pace immerso nella natura.

Eremo di San Romedio: storia e architettura

Il Santuario o Eremo di San Romedio sorge nelle vicinanze di Sanzeno, in Val di Non.

Si narra che Romedio – erede della nobile casata tirolese dei Thaur – dopo un pellegrinaggio a Roma in cui incontrò San Vigilio, Vescovo di Trento, decise di abbandonare tutte le sue ricchezze per ritirarsi in eremitaggio in alcune grotte che sorgevano nei pressi dell’attuale santuario.

Qui raccolse intorno a sé altri monaci eremiti: alla sua morte fu sepolto in cima alla rupe e coloro che gli erano stati fedeli diedero vita al culto che dall’anno Mille è giunto fino a noi.

La particolare devozione a San Romedio fece infatti sì che venissero erette, con il passare dei secoli, tre piccole chiesette, due cappelle e sette edicole della Passione, collegate le une alle altre attraverso una scalinata di 131 gradini.

Il Santuario di San Romedio e il sentiero della roccia in Val di Non
La particolare struttura del Santuario di San Romedio si vede già dall’ingresso

Visita del Santuario di San Romedio

La visita al Santuario di San Romedio inizia nella parte bassa del complesso, dove si trova il loggiato che ospita un piccolo museo, un bar e un negozio di souvenir.

Oltrepassato l’arco di ingresso, si accede alla scalinata che conduce dopo 131 gradini alla Chiesa Antica costruita nell’XI secolo e che custodisce le spoglie del Santo.

Il resto del complesso è stato costruito con il passare dei secoli, aggiungendo dall’alto verso il basso altre chiese e cappelle.

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La scalinata che parte dal loggiato e arriva fino alla Chiesa Antica dove sono conservate le spoglie di San Romedio

Cappella dell’Addolorata e Cappella di San Giorgio

Il primo edificio che si incontra sulla sinistra è il più recente in ordine di costruzione.

Si tratta infatti della Cappella dell’Addolorata, consacrata il 1° ottobre 1923, come segno di ringraziamento per la fine della Prima Guerra Mondiale.

Sulla destra troviamo invece la Cappella di San Giorgio, costruita nel 1489: al suo interno custodisce un piccolo altare in legno risalente al 1607.

Il Santuario di San Romedio e il sentiero della roccia in Val di Non
La Cappella di San Giorgio

Chiesa di San Michele

Con un altare barocco sovrastato da una pala del XVI secolo raffigurante l’Arcangelo Michele, la Chiesa di San Michele fu costruita realizzata nel 1514 dai Conti Thun – gli stessi di Castel Thun – che esercitarono il patronato sul santuario fino al 1865.

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La barocca Chiesa di San Michele

Chiesa Maggiore di San Romedio

Procedendo lungo la scalinata si incontra poi la Chiesa Maggiore di San Romedio, costruita nel 1536 sempre dai Thun, esattamente davanti all’antica chiesa-sacello.

Al suo interno un altare barocco in legno, dono di Giovanni Ernesto Thun, vescovo di Salisburgo, e due bellissime tele raffiguranti la Deposizione e San Romedio eremita con l’orso.

Il Santuario di San Romedio e il sentiero della roccia in Val di Non
La Chiesa Maggiore con la raffigurazione più celebre di San Romedio con l’orso

Chiesa Antica di San Romedio

Al termine della scalinata, l’antico portale romanico introduce alla Chiesa Antica: qui sono custoditi i resti di San Romedio, esposti nel sacello fin dal 1120.

Salendo ulteriormente gli ultimi gradini si raggiunge il campanile da dove si apre una vista panoramica sulla valle.

L’orso ospitato a San Romedio

Il Santuario di San Romedio ospita nel suo grande recinto orsi che non sono più in grado di reinserirsi in natura.

Tutto iniziò nel 1958, quando il senatore Gian Giacomo Gallarati Scotti – tra i membri fondatori del WWF Italia – si adoperò per salvare Charlie, un orso cieco proveniente da un circo e destinato ad essere abbattuto, proponendo invece di trasferirlo al Santuario di San Romedio.

Da allora il santuario ha ospitato diversi orsi in semi-libertà: dopo ben due Charlie, si sono succeduti Chico e Chica e poi ancora Cora e Cleo.

Oggi è possibile vedere Bruno, un orso originario dei Carpazi, venduto in Italia a una persona che lo deteneva illecitamente e in terribili condizioni insieme ad altri animali.

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Bruno, l’orso che attualmente è ospitato a San Romedio

La leggenda dell’orso di San Romedio

La presenza dell’orso qui a San Romedio è legata ad una leggenda.

Si narra infatti che San Romedio volesse recarsi a Trento per un ultimo saluto al Vescovo Vigilio.

Chiese quindi ad un suo discepolo di sellare il cavallo, ma questi tornò indietro terrorizzato poiché un orso stava sbranando il cavallo.

San Romedio non si scompose e lo invitò a mettere le briglie all’orso che, con grande stupore del discepolo, si lasciò sellare.

San Romedio poté così raggiungere Trento e da allora viene rappresentato a fianco di un docile orso.

Santuario di San Romedio dall’alto: punti panoramici

  • Vecchio cimitero di San Romedio
    Se siete in visita a San Romedio non mancate di recarvi al vecchio cimitero per ammirare il santuario dall’alto.
    Si raggiunge percorrendo un ripido ma breve sentiero che si inoltra nel bosco: da qui si ha infatti una splendida vista sul santuario e sul suo sviluppo in verticale nella vallata.
  • Croz de l’Anzol
    Questo punto panoramico si raggiunge percorrendo il breve sentiero che parte da Salter.
    L’attacco del sentiero è lungo la strada principale: oltrepassata la chiesa prendete la strada che scende a destra fino a superare le ultime case.
    Seguite poi le indicazioni per Cricol-San Romedio lungo il sentiero nel bosco che in poco tempo vi porterà al Croz de l’Anzol.
  • Passeggiata della Merlonga
    Da Smarano una bella passeggiata porta ad un altro belvedere sul Lago di Coredo e poco dopo su San Romedio, lungo un sentiero pianeggiante adatto a tutti.

Raggiungere il Santuario di San Romedio a piedi

Il sentiero nella roccia da Sanzeno

Tra i vari sentieri che portano a San Romedio, questo è sicuramente il più affascinante.

Il sentiero parte in prossimità del Museo Retico di Sanzeno dove si può lasciare l’auto (parcheggio a pagamento).

Dopo un primo tratto su una passerella di legno, si prosegue in discesa tra i meleti, per poi addentrarsi nel bosco fino a raggiungere il canyon di roccia scavato dalle acque del Rio di San Romedio.

Il sentiero si sviluppa praticamente sempre in piano, seguendo la conformazione della parete rocciosa e in alcuni tratti bisogna camminare abbassati per non picchiare la testa.

Il Santuario di San Romedio e il sentiero della roccia in Val di Non
In alcuni punti è piuttosto stretto….
Il Santuario di San Romedio e il sentiero della roccia in Val di Non
…in altri bisogna camminare abbassati per non picchiare la testa!

Dopo circa 40 minuti si raggiunge una piccola galleria scavata nella roccia e, una volta superata, si percorre l’ultimo tratto che si ricongiunge con la strada asfaltata che qui scorre appena sotto al sentiero.

Per raggiungere il santuario si continua sulla strada asfaltata oppure si può salire la scalinata in legno che porta all’ingresso di San Romedio.

Il rientro avviene sullo stesso percorso dell’andata (circa 50 minuti per direzione).

Il Santuario di San Romedio e il sentiero della roccia in Val di Non
Il Santuario di San Romedio dal basso, al termine del sentiero nella roccia che proviene da Sanzeno

Altri percorsi per raggiungere il Santuario di San Romedio a piedi

  • Dai Laghi di Coredo e Tavon a San Romedio
    Dal centro del paese di Coredo si seguono le indicazioni SAT 537 – Sentiero Viale dei sogni.
    Dopo aver costeggiano i Laghi di Coredo e Tavon, il sentiero prosegue in discesa fino al Doss Canestrin.
    Continuando lungo il sentiero 535 ci si inoltra nella piccola valle del Rio Verdes e si raggiunge il santuario dopo circa 1 ora e 15 minuti.
  • Da Don a San Romedio
    Dal paese di Don, in prossimità del cimitero, si imbocca il sentiero 539 che con una ripida discesa porta al canyon dove scorre il Rio di San Romedio.
    Da qui si prosegue costeggiando il torrente e si arriva al santuario in circa 2 ore.

Raggiungere il Santuario di San Romedio in macchina

Il Santuario di San Romedio può essere raggiunto tranquillamente anche in macchina, imboccando la strada asfaltata che collega Sanzeno al santuario attraverso la stretta valle dove scorre il Rio di San Romedio.

La strada è aperta tutto l’anno ad eccezione dei mesi di luglio e agosto, quando da Sanzeno è attiva una navetta di collegamento.

Santuario di San Romedio – orari di apertura e informazioni

Il Santuario di San Romedio è aperto tutti i giorni dell’anno, con orari diversi a seconda del periodo:

  • da ottobre ad aprile dalle 9.00 alle 17.30
  • maggio, giugno e settembre dalle 9.00 alle 18.00
  • luglio e agosto dalle 8.30 alle 19.00

L’ingresso al Santuario di San Romedio è gratuito.

Solitamente la domenica, al termine delle Messe (ore 9 e 11), è possibile partecipare ad una visita guidata tenuta dagli stessi frati, custodi del santuario.

Il Santuario di San Romedio e il sentiero della roccia in Val di Non
Uno dei gioielli della Val di Non

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