Ci sono luoghi il cui solo pronunciarne il nome porta con sé suggestioni e fantasticherie.
Loch Ness è, volenti o nolenti, uno di questi: impossibile non associarlo alla leggenda dell’omonimo mostro, ma sarebbe un peccato ridurre questo specchio d’acqua a mero folklore.
Sulle sponde del Loch Ness troviamo infatti il Castello di Urquhart, una roccaforte che racchiude all’interno delle sue mura ormai diroccate più di mille anni di storia scozzese.
La storia del Castello di Urquhart
Urquhart Castle è uno di quei castelli che fanno innamorare a prima vista.
Sarà la posizione estremamente scenografica, sarà il fascino delle rovine che trapelano un passato tra splendore e battaglie sanguinose, ma vi sfido a non dire “wow” una volta lì.
Tutto sembra avere origine intorno all’anno 500 con la costruzione di una prima fortezza, ma le prime fonti certe risalgono al 1296 quando il castello fu conquistato da Edoardo I d’Inghilterra che, con la sua invasione, diede inizio alle Guerre d’Indipendenza scozzesi.
Prende così il via un “rimpallo” tra inglesi e scozzesi, con Urquhart che pochi anni dopo divenne nuovamente scozzese, prima di ritornare nuovamente in mani inglesi nel 1303.
Nel 1307 il celebre Robert the Bruce riconquistava il castello, affidandone poi la gestione ad una serie di Governatori che agivano per conto della Corona di Scozia.
Nei due secoli successivi la minaccia non era più rappresentata dagli inglesi, ma dalle frequenti incursioni da parte del Clan MacDonald che dalle Isole Ebridi puntava ad estendere i propri possedimenti sulla terraferma.
Tra tentativi di assedio e tradimenti, il castello resistette nelle mani del Clan Grant, a cui era stato affidato nel 1509, prima di essere coinvolto nella guerra tra cattolici e protestanti che portò alla Glorious Revolution del 1688.
Proprio per evitare che il castello fosse conquistato dai giacobiti, rimasti fedeli a Giacomo II esiliato ormai in Francia, si preferì – pensate un po’! – farlo saltare in aria.
Completamente scoperchiato e ulteriormente impoverito dalla furia degli elementi e dalle razzie, il castello divenne una rovina romantica resa celebre dai pittori ottocenteschi.
E così rimase fino al 1911 quando – per volere di Caroline Stuart, Contessa di Seafield, ultima erede del Clan Grant – il Castello di Urquhart diventò patrimonio pubblico.
Visita del Castello di Urquhart
Sebbene la maggior parte del castello sia in rovina, ciò che resta è comunque sufficiente a farne intuire la magnificenza d’un tempo.
L’accesso al castello – posizionato sul promontorio triangolare che si affaccia sulla sponda nord-occidentale del Loch Ness – avviene attraverso il Centro Visitatori costruito in una posizione leggermente sopraelevata, permettendo così di avere una bella veduta d’insieme.
Superato il vasto e curato prato, in passato utilizzato per le adunate, poi come giardino e infine come spazio coltivato, si raggiunge il fossato posto a difesa dell’entrata principale del castello.
Della Gatehouse non rimangono che rovine, così come della Great Hall ovvero quella che doveva essere la stanza più grande dell’intero castello, utilizzata principalmente come sala dei banchetti e di giustizia.
La parte meglio conservata è sicuramente la Grant Tower, la casa-torre che ospitava gli alloggi del Clan Grant e per questo protetta da un ulteriore fossato.
Nella parte finale e più stretta del promontorio, si trova la porta che dava accesso direttamente al Loch Ness e che consentiva l’arrivo delle provviste via lago, ma anche via di fuga in caso di necessità.
Informazioni pratiche per visitare il Castello di Urquhart: orari e biglietti
Il Castello di Urquhart è aperto tutto l’anno, ad eccezione di 25 e 26 dicembre.
Gli orari di apertura variano invece a seconda del periodo: da aprile ad agosto è uno dei pochi siti ad essere aperto fino alle 20.00, mentre da novembre a marzo il castello chiude alle 16.30 (alle 17.00 ad ottobre e alle 18.00 a settembre).
Il costo del biglietto d’ingresso è di 13£ se prenotato online (cosa che vi consiglio di fare soprattutto se vi muovete in macchina perché così facendo potrete anche prenotare il parcheggio gratuitamente), mentre è di 14,50£ se comprato all’ingresso.
La leggenda di Nessie, il mostro di Loch Ness
Avendo avuto la fortuna di vedere Loch Ness e il Castello di Urquhart in una splendida giornata di sole, non abbiamo subito particolarmente la suggestione di Nessie: immagino infatti che anche il meteo faccia la sua parte nell’alimentare leggende come queste e sicuramente nubi e foschia aiutano più di sole e cielo terso!
Ma vediamo un po’ da dove nasce il mito del mostro di Loch Ness.
Sebbene i primi avvistamenti sembrino risalire addirittura al passaggio di San Colombano in queste zone, nel VI secolo, è a partire dal Novecento, con le prime fotografie, che il mito di Nessie prende definitivamente piede.
In particolare due fotografie – quella del 1934 e conosciuta come surgeon’s photo perché scattata appunto da un chirurgo e quella del 1955 – sono state considerate per molto tempo delle prove dell’esistenza di Nessie, salvo poi rivelarsi delle bufale clamorose (in particolare la prima, che si scoprì in realtà ritrarre un sottomarino giocattolo a cui erano stati attaccati un collo e una testa di legno…).
Le leggende però si sa, sono dure a morire, e altri presunti avvistamenti sono stati millantati negli anni a seguire.
Nel 1962 è stato addirittura istituito il Loch Ness Phenomena Investigation Bureau con lo scopo di scandagliare le acque del lago e di sorvegliarlo attraverso un sistema di telecamere e sonar.
Inutile dire che nulla è stato scientificamente provato, eppure il mito di Nessie continua ad affascinare tantissime persone come dimostrato dalle segnalazioni di avvistamento che non cessano con il passare degli anni.
Del resto l’occhio vede quel che vuol vedere e forse è così anche con Loch Ness!
Se siete particolarmente affascinati dalla leggenda di Nessie vi segnalo The Loch Ness Centre a Drumnadrochit.
Cosa vedere a Loch Ness oltre all’Urquhart Castle
Noi abbiamo fatto tappa al castello nella giornata conclusiva del nostro viaggio lungo la NC500, sulla strada del rientro verso l’aeroporto di Aberdeen.
Se avessimo avuto più tempo ecco cosa avrei voluto fare in zona:
- raggiungere una delle cascate che circondano il lago (le Plodda Falls, le Divach Falls o le Falls of Foyers, c’è l’imbarazzo della scelta)
- ammirare Loch Ness dall’alto di uno dei punti panoramici come il Suidhe Viewpoint
- fare una crociera sul lago, anche per ammirare il castello da un altro punto di vista
Dove mangiare vicino a Loch Ness
Vi segnalo un posticino molto carino e dall’atmosfera autentica che abbiamo scovato sulla strada verso Loch Ness.
Si chiama Glen Rowan Cafe ed è lo stop perfetto se volete mangiare qualcosa prima o dopo la visita al Castello di Urquhart,
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