Oltre le Cinque Terre, tra Riomaggiore e Portovenere, c’è un tratto di costa che si dispiega tra terrazzamenti coltivati a vite, sentieri delimitati dai muretti a secco e scalinate a picco sul mare.
E’ la Costa di Tramonti, con i suoi piccolissimi borghi – Campiglia, Schiara, Monesteroli, Fossola – letteralmente aggrappati alla montagna.
Proprio la difficoltà di accesso, possibile solamente via mare o percorrendo ripide scalinate, ha mantenuto lontano il turismo di massa da questo tratto di costa ligure, anche se ultimamente Monesteroli è diventata parecchio popolare.
In ogni caso percorrere i 1.100 gradini per direzione della ormai famosa “Scala Grande” non è da tutti, ma se avete gambe e fiato è uno dei trekking da non perdere in Liguria.
Dati tecnici trekking da Campiglia a Monesteroli
- Punto di partenza: Campiglia
- Punto di arrivo: Monesteroli
- Punto più alto: Campiglia, 403 metri s.l.m.
- Dislivello: circa 650 m
- Durata: circa 3 ore A/R
- Difficoltà: E-Escursionistica
Sentiero per Monesteroli
Noi abbiamo raggiunto Monesteroli partendo da Campiglia, una piccola frazione di La Spezia situata a 403 metri di altitudine.
Qui si trovano una piazzetta affacciata sul mare, una piccola chiesa, un negozio di alimentari e giusto un paio di bar/ristoranti (super consigliato il Piccolo Blu dove assaggiare piatti tipici accompagnati da birre e vini locali in un ambiente dall’atmosfera unica).
L’imbocco del sentiero per Monesteroli è in prossimità della Locanda Tramonti: il segnavia è il 535, a volte indicato anche come ex 4b.
Seguiamo la vecchia mulattiera che presto si trasforma in un sentiero che si fa largo tra i tipici vigneti terrazzati, con la vista che spazia dal vicino Scoglio Ferale fino alle isole di fronte a Portovenere.
Il sentiero prosegue mantenendosi praticamente sempre in quota fino ad incontrare il primo bivio: a sinistra si scende verso l’abitato di Schiara lungo una scala di circa 700 gradini, mentre noi proseguiamo per Monesteroli/Fossola.
Da qui in avanti inizia ad essere indicato il bivio 536 per Monesteroli: seguiamo quindi i cartelli fino ad inoltrarci in discesa nel bosco ed arrivare finalmente in cima alla famosa scalinata di Monesteroli.
La scalinata di Monesteroli
Monumento alla fatica dell’uomo nello scosceso territorio di Tramonti
Così un pannello all’inizio della scalinata definisce la “Scala Grande” di Monesteroli e in effetti si può solo immaginare la fatica fatta dai contadini per realizzare, posando a mano un sasso dopo l’altro, un’opera del genere, ma anche nel percorrerla avanti e indietro tutti i giorni.
1.100 gradini (e forse anche qualcuno in più) per circa 400 metri di dislivello e 1 km di lunghezza: da fare in discesa e poi, soprattutto, in salita!
Il primo tratto risulta piuttosto agevole, con larghi gradoni in pietra non troppo ripidi.
Man mano che si scende verso il borgo però, la scalinata si fa più stretta e ripida oltre che disconnessa, anche se devo dire che fa più impressione in fotografia che una volta sopra.
Procedendo lentamente e facendo attenzione a dove si mettono i piedi si riesce comunque a scendere senza particolari problemi (utilissimi i bastoncini da trekking).
Il borgo e la spiaggia di Monesteroli
Una volta raggiunto il borgo di Monesteroli, una manciata di case a picco sul mare, non resta che godersi la quiete surreale di questo luogo.
Noi abbiamo proseguito lungo il tratto finale della scalinata, il più dissestato, che porta alla piccola spiaggia di Monesteroli, prima di rientrare a Campiglia affrontando nuovamente la scalinata, questa volta tutta in salita!
La scalinata di Monesteroli è pericolosa? Qualche consiglio
L’escursione a Monesteroli è a mio avviso impegnativa, ma non pericolosa.
Come vi dicevo, il primo tratto della scalinata è piuttosto agevole mentre più si scende e più i gradini si fanno ripidi e stretti.
Tenete inoltre presente che la scalinata non ha protezioni di sorta, si cammina quindi “esposti” verso il mare e se soffrite di vertigini potrebbe essere un problema.
Il mio suggerimento è di seguire un passo regolare, senza farsi prendere dalla foga e anzi approfittare delle pause, soprattutto in salita, per ammirare il panorama: se comunque non vi sentite tranquilli a percorrere la scalinata tornate indietro senza esitare perché 1. non è una gara 2. ogni gradino in più fatto in discesa sarà un gradino in più da fare in salita.
Indispensabili ovviamente scarpe da trekking, oltre che una buona scorta d’acqua, soprattutto se decidete di affrontare la scalinata d’estate in quanto esposta interamente al sole (in tal caso meglio la mattina presto o il tardo pomeriggio).
Come raggiungere Campiglia
- in auto
provenendo da La Spezia, si prosegue in direzione Cinque Terre -Portovenere fino a superare l’Arsenale Militare e ad incrociare la deviazione a destra per Campiglia: poco prima del paese si trovano dei parcheggi gratuiti a lato di Via della Castellana oppure nell’ex campo di calcetto - con i mezzi pubblici
Campiglia può essere raggiunta anche con l’autobus n. 20 che parte dal piazzale della stazione ferroviaria di La Spezia Centrale (biglietto 1,50€ a tratta) - a piedi
si può raggiungere Campiglia anche a piedi partendo dalla località Acquasanta di La Spezia e seguendo il sentiero 11 che collega il golfo spezzino alle Cinque Terre (circa 40 minuti su mulattiera gradinata)
Sei alla ricerca di qualche altra idea? Dai un’occhiata qui:
2 comments
Magnifico servizio !
Grazie mille 🙂