Cosa vedere a Bressanone o, per meglio dire in tedesco visto che siamo in Alto Adige, Brixen?
La città altoatesina ha un centro storico piuttosto raccolto, perfetto per essere esplorato a piedi e una giornata può bastare per vedere le principali attrazioni di Bressanone e dintorni, come ad esempio visitare l’Abbazia di Novacella.
Ecco allora i miei consigli per visitare Bressanone e dintorni.
Visitare Bressanone in un giorno: itinerario a piedi
Come al solito vi ho preparato una mappa per un itinerario a piedi a Bressanone con le cose da vedere in un giorno: il punto di partenza è Porta Croce, uno dei varchi d’accesso al centro storico.
Cosa vedere a Bressanone in un giorno
Palazzo Vescovile
Da Porta Croce in pochi passi ci ritroviamo di fronte al Palazzo Vescovile di Bressanone: l’Hofburg è stata la residenza dei vescovi dal XIII secolo fino al 1973, quando la sede vescovile fu trasferita a Bolzano e il vescovado venne trasformato in Museo Diocesano.
Anche se non siete interessati a visitare il Museo – che per onore di cronaca ospita il Tesoro del Duomo, gli appartamenti imperiali e vescovili, nonché una collezione permanente di presepi – vale la pena soffermarsi ad ammirare le facciate barocche e il cortile interno con le bellissime logge in stile rinascimentale.
Colonna Millenaria
Spostandosi verso il Duomo ci si imbatte in una colonna di marmo sormontata dall’Agnello Pasquale, simbolo di Bressanone.
E’ la Colonna Millenaria, chiamata così perché fu inaugurata nel 1909 per festeggiare i primi mille anni della città.
Duomo di Bressanone e il Chiostro con l’elefante
Si arriva così in Piazza Duomo, il cuore di Bressanone.
Qui la scena è dominata ovviamente dall’imponente Duomo di Santa Maria Assunta e San Cassiano con i suoi caratteristici campanili gemelli.
Risalente al X secolo, il Duomo andò completamente distrutto da un incendio due secoli dopo: ricostruito in stile romanico subì ancora dei danni a causa sempre di un altro incendio e la struttura attuale si deve alla successiva rivisitazione in stile barocco, avvenuta intorno alla metà del XVIII secolo.
Molto più recente è invece la copertura del tetto, con oltre 85.000 tegole smaltate che risplendono sotto il sole, così come l’aggiunta sulla facciata dei tre papi che hanno intrecciato la loro storia con quella di Bressanone: Damaso II, Pio VI e l’attuale Papa Emerito Benedetto XVI.
Suggestivo anche l’interno del Duomo riccamente decorato con affreschi e stucchi, oltre che impreziosito da ben tre organi: se come noi avrete la fortuna di sentirli suonare vi assicuro che ne rimarrete incantati.
Ma il Duomo di Bressanone è famoso soprattutto per il bellissimo Chiostro, decorato con un ciclo di affreschi tra i più importanti di tutta l’area alpina.
La funzione di questi affreschi non era, come spesso accadeva all’epoca, solo decorativa: erano infatti l’unico modo con cui le persone che non sapevano leggere potevano conoscere e capire le Sacre Scritture.
Quando sarete qui non dimenticatevi poi di cercare…un elefante!
Sulla terza arcata è infatti raffigurato una specie di incrocio tra un elefante e un cavallo, ma non si tratta di un errore pittorico.
Gli artisti a cui venne chiesto di affrescare una scena della Battaglia di Eleazar, in cui i siriani attaccarono Israele utilizzando appunto degli elefanti, non avevano infatti idea di come fosse fatto un elefante.
Decisero così di prendere a modello l’animale più grande che conoscevano, il cavallo, a cui aggiunsero qualche tratto dell’elefante con un po’ di fantasia e il risultato è quella strana creatura che vediamo ancora oggi.
Chiesa di San Michele e Torre Bianca
Praticamente attaccata al Duomo sorge la Chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo, una delle chiese più antiche di Bressanone.
Il suo campanile, la Torre Bianca, è chiamato così per via del colore, ma pare che in origine il suo nome fosse l’esatto opposto, prima che il tetto venisse ridipinto.
In ogni caso la Torre Bianca è indubbiamente uno dei simboli di Bressanone: dai suoi 72 metri di altezza domina infatti la città ed era utilizzata non solo come campanile, ma anche come vedetta con le campane che venivano suonate in caso di allarme.
La Torre Bianca è visitabile e si può salire i circa 200 gradini che conducono al complesso meccanismo a carillon con le sue 43 campane.
Museo della Farmacia
Se state cercando qualcosa di curioso da visitare a Bressanone, il Museo della Farmacia è quello che fa per voi.
Il Museo, al primo piano di una farmacia storica tutt’ora in attività, è piccolino e si visita velocemente.
Ospita una particolarissima collezione di oggetti che raccontano gli oltre 400 anni di storia della farmacia: dagli antichi strumenti per la preparazione dei farmaci a strani manufatti come la testa di un armadillo, gusci di tartaruga e perfino una mummia egizia!
Ponte Aquila
Dal Museo della Farmacia si raggiunge uno degli scorci più romantici di Bressanone: il Ponte Aquila sul fiume Isarco.
Da qui si diramano delle belle passeggiate lungo entrambi i lati del fiume: se avete tempo potete pensare di arrivare fino al Ponte Widman, dove l’Isarco incontra l’altro fiume cittadino, il Rienza.
Portici di Bressanone
Camminando per il centro storico di Bressanone rimarrete incantati dai palazzi color pastello e dai vicoli acciottolati con i caratteristici portici che offrono riparo in caso di brutto tempo.
Segnatevi in particolare Via dei Portici Maggiori e Minori e Via Sant’Albuino.
Qui è d’obbligo una sosta golosa in uno dei tanti caffè o forni per assaggiare i tipici prodotti altoatesini: noi ovviamente non abbiamo saputo resistere allo strudel!
Cosa vedere nei dintorni di Bressanone: visitare l’Abbazia di Novacella
C’è un’altra cosa nei dintorni di Bressanone che non potete proprio perdervi se passate da qui: l’Abbazia di Novacella.
Situata a tre chilometri a nord della città, può essere raggiunta anche a piedi con una bella passeggiata tra i vigneti.
Si tratta di un complesso abbaziale tra i più importanti di tutto l’arco alpino: fondata nel 1142 secondo la regola di Sant’Agostino, l’Abbazia è stata fin dalle sue origini luogo di ricovero per i pellegrini che dal Nord Europa erano diretti verso Roma e la Terrasanta, dopo il duro attraversamento dei valichi montani.
Attualmente, oltre ad ospitare la congregazione canonica, l’Abbazia svolge un importante ruolo culturale come centro convegni.
Castello dell’Angelo
All’ingresso si viene accolti dalla rotonda di Castello dell’Angelo, o Cappella di San Michele, destinata ad ospitare i pellegrini e ispirata sia al Santo Sepolcro di Gerusalemme che all’omonimo monumento romano.
Passando attraverso il porticato si raggiunge il cortile interno con al centro quello che viene chiamato il Pozzo delle Meraviglie: se lo osservate da vicino vedrete raffigurate nelle lunette le sette meraviglie del mondo antico e, come ottava, la stessa Abbazia.
Da qui si accede sia alla Basilica che al Museo con la Biblioteca.
Dall’estate 2020 il Museo con la Biblioteca, il Chiostro e la Basilica sono visitabili anche autonomamente, da lunedì a sabato dalle ore 10.00 alle 17.00 (costo 8€).
Le visite guidate sono invece previste da lunedì al venerdì alle ore 11.00 e 14.30, il sabato alle ore 11.30 e 14.30 (costo 10€).
Basilica di Santa Maria Assunta
La Basilica di Santa Maria Assunta, originariamente in stile romanico a tre navate, venne completamente barocchizzata nel corso del 1700: il risultato è un theatrum sacrum inondato di luce e dominato da stucchi colori pastello.
Una piccola curiosità: all’interno della Basilica si possono contare ben 365 statue di angeli…uno per ogni giorno dell’anno.
La Biblioteca
Tra le più belle dell’area tirolo-bavarese, la Biblioteca dell’Abbazia di Novacella contiene più di 200.000 volumi.
A lasciare senza fiato è indubbiamente la maestosità della grande sala, decorata con eleganti stuccature dorate.
La Biblioteca è poi impreziosita dagli scaffali in legno superbamente intagliati e dai grandi portali che si aprono sullo splendido pavimento marmoreo.
Qui sono custoditi manoscritti pregiati, molti dei quali miniati, tra cui il più piccolo manoscritto al mondo contenente il Padre Nostro in sette lingue diverse e un codice miniato di circa quaranta chili sui canti gregoriani: un omaggio al motto agostiniano del “chi canta, prega due volte”.
I vigneti e la cantina dell’Abbazia di Novacella
La viticoltura rappresenta una delle ricchezze della Valle Isarco: la stessa Abbazia è circondata da splendidi vigneti in cui è possibile passeggiare liberamente.
La cantina dell’Abbazia è annoverata tra le più antiche al mondo ancora attive ed è possibile partecipare a delle visite guidate con degustazione e assaggiare così sia la Linea Classica, con dei vini giovani e fruttati, sia la più strutturata Linea Praepositus.
Dove mangiare a Bressanone
Noi siamo arrivati all’Abbazia di Novacella intorno all’ora di pranzo e così, prima di iniziare la visita, abbiamo approfittato della cantina per degustare un tagliere di salumi e formaggi tipici altoatesini accompagnati da un calice di Müller Thurgau e uno di Santa Maddalena.
Consiglio: se riuscite scegliete i posti sotto il pergolato, l’atmosfera di pace che si respira qui è qualcosa di speciale!
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